giovedì 29 dicembre 2011

Aforisma di Soren Kierkegaard »

Aforisma di Soren Kierkegaard »: Ciò di cui ho veramente bisogno è di chiarire nella mia mente ciò che devo fare, non ciò che devo conoscere, pur considerando che il conoscere deve precedere ogni azione. La cosa importante è capire a che cosa sono destinato, scorgere ciò che la Divinità vuole che io faccia; il punto è trovare la verità che è vera per me, trovare l'idea per la quale sono pronto a vivere e morire.

modà salvami




la piu bella canzone romantica


Volevo dirti - Modà




Modà - Sono già solo - Videoclip ufficiale



Mia - Moda




MODA' - URLO E NON MI SENTI




Modà - Quello che non ti ho detto (Scusami...) - Videoclip ufficiale




Modà - La notte - Videoclip ufficiale




MALEDETTA VOGLIA DI TE


domenica 18 dicembre 2011

Queen - Thank God it's Christmas


John Lennon - Happy Christmas War Is Over



NATALE 2011

    

Caro Gesù mi chiedo

perchè quest'anno è ancora Natale

Un anno che doveva essere conferma di gioia

di un bel Paese con una grande storia

Ma l'ultima compagnia di teatranti

ha cambiato il copione ed è scomparsa

quella storia che ci ha reso grandi

del baraccone è diventata farsa

Scusa se te lo dico "un gran bordello"

ancor di più del grande fratello

E mentre noi piangiamo i nostri morti

e chi è rimasto vivo senza tetto

e giù dalla platea gridiamo forte

per non pagare il prezzo del biglietto

Loro ci ruban quel che ci appartiene

trasformandosi in fameliche iene

calpestando in men di niente

la dignità di un popolo morente

Io non vorrei più dover dir parole amare

né sentir più promesse da mercante

né vedere ancora questo scempio

colpa di chi nella vita è stato un empio

Vorrei tornare indietro di 150 anni

quando la vita di uomini grandi

brillava di virtuosa dignità

e ci salvava dall'iniquità

Ma dove sono gli uomini

dove gli eroi?

Caro Gesù

ora so perchè è ancora Natale

perchè alla fine si rinnovi la speranza

che vada via ogni male

che cambi in meglio questa realtà

sulla strada della serenità

BUON NATALE



venerdì 16 dicembre 2011

Buon Natale (Christmas Song) - Happy Christmas - Celine Dion




buon natale
e felice anno nuovo 

A
chi 
ama dormire
ma si sveglia sempre
di buon umore,
  a chi saluta ancora con un bacio,
a chi lavora molto e si diverte di più,
a chi va in fretta in auto e  non suona ai semafori,
a chi arriva in ritardo ma non cerca scuse,
a chi spegne la televisione per fare due chiacchiere,
a chi è felice il doppio quando fa la metà,
a chi si alza presto per aiutare un amico,
a chi ha l'entusiasmodi un 

bambino e pensieri da uomo,
a chi vede nero solo

quando
è buio...
A  chi non aspetta Natale per essere migliore...
 
Buon Natale a tutti !!

mercoledì 30 novembre 2011

●•●• Claudio Baglioni ~ Sabato Pomeriggio (1975) •●•●




GOODBYE PHILADELPHIA (MUSIC VIDEO)




Fammi Andar Via Claudio Baglioni




Antonello Venditti - Unica



Claudio Baglioni - Avrai (testo)




Quante Volte (versione originale) Claudio Baglioni




La vita è adesso♥



E tu come stai? Claudio Baglioni




Io me ne andrei - Claudio Baglioni



Claudio Baglioni- Per incanto per amore!




Dedicato a chi..




Buona fortuna - Claudio Baglioni



Notte di Natale - Claudio Baglioni

Claudio Baglioni - Sembra il primo giorno




Claudio Baglioni - La prima volta




venerdì 25 novembre 2011

“Acchiappacazzi n’allariu”


 

di Salvo Vitale


 E’ successo a Cinisi, nel paese di Peppino Impastato e del suo assassino Tano Badalamenti.E’ la “settimana della cultura”, voluta dall’assessore Vincenzo Cusumano che,  per certi aspetti, intende richiamarsi all’intensa attività culturale del circolo “Musica e Cultura” creato da Peppino Impastato nel 1977. Un gruppo di artisti locali sono invitati ad esporre alcune opere, in una sorta di  “collettiva estemporanea” al muro del Palazzo dei Benedettini.  Il tema è quello dei “simboli”, ovvero l’illustrazione del significato nascosto, metaforico, religioso, erotico, che hanno certi simboli di riferimento.
Tra gli altri lavori  fa bella mostra  un quadro di Pino  Manzella

dal titolo “Acchiappacazzi n’all’ariu” che riproduce alcuni simpatici  piccoli falli maschili alati che svolazzano in uno spazio aperto. Pino è un pittore abbastanza noto, anche in campo nazionale, ed è stato uno dei compagni più legati a  Peppino Impastato. Il significato della frase  è quello di chi è con la testa per aria, del sognatore che si perde in mille fantasie, senza concludere niente. Lo si usa naturalmente anche nei confronti delle donne e non senza precisi riferimenti sessuali. Sembra quasi una vignetta, da osservare con un sorriso. E invece gli innocui uccellacci e uccellini  in volo hanno scatenato l’ira del presidente del Consiglio comunale, del prete,  dei benpensanti, dei cattolici ferventi, tutti a protestare contro il sindaco e l’assessore, affinchè  si tolga dal muro l’osceno quadro che può e potrebbe  scandalizzare i bambini, le giovani vergini,  le monache del vicino collegio e persino le vecchiette che vanno a messa nell’attigua chiesa di Santa Fara, patrona di Cinisi. Così l’assessore invita  l’artista a rimuovere il quadro. Pino si rifiuta e, dopo una serie di discussioni si arriva a un compromesso: il quadro sarà coperto da una tenda mobile, in modo che chi vuole vederlo possa spostarla e poi ricoprirlo.. Risultato: tutti vogliono vedere quel quadro, incuriositi dalla strana velina che lo copre. Non manca chi grida alla censura, chi, addirittura si richiama a Paolo IV Carafa, il papa che, ai tempi della Controriforma, nel XVI secolo, fece coprire con le “braghette” tutte le nudità delle opere d’arte, comprese quelle del Giudizio Universale di Michelangelo., chi riferisce che “i sbriugnuna”, ovvero le statue nude di Piazza Pretoria a Palermo, furono anch’esse ricoperte da strane mutande o danneggiate. In pieno Duemila, anzi 2011, si pensava che queste cose non stupissero più nessuno, me invece c’è gente che quando vede dal vivo, o al cinema, o in qualche sito porno il sesso proprio o quello degli altri, lo ritiene normale, com’è in realtà,  o, magari, si eccita; per contro, quando lo vede esposto al muro, fa finta di scandalizzarsi. C’è ancora molta strada da fare. E Peppino è lì che si sganascia dalle risate.


Ma proviamo a ricostruire, sull’episodio, una “Onda Pazza”, sullo stile di Peppino:


Banditore: Cittadini di Cinisi, ascoltate. Oggi alle ore 16 sarà inaugurata, presso il Palazzo Comunale, una mostra di pittura. Tutta la popolazione è invitata a partecipare”.


Cittadino 1: “Si viri chi unn’annu chiffari  a la Cumuni. Un sannu comu spenniri i picciuli”


Cittadino  2: Ma no, gnorante. E’ la “settimana della cultura” Tu non capisci niente. Gnorante sei e gnorante rimarrai. L’assessore Cusu-mano è un bravo picciotto chi si duna ri  fari: -Amunì. Andiamo a vedere!!!.


Cittadino 1: E va bene. Attia, ma chi è stu cosa, ma chiddi ‘un su cazzi?


Cittadino 2: Vediamo? Il titolo è “Acchiappacazzi n’allariu”. Veru è, su cazzi. Chi briuogna!!!


Cittadino 1: Picchì, unn’ai vistu mai? Quando ti metti nuru chi fai ti briogni?


Cittadino 2: Chi c’entra!!! Ci su cazzi e cazzi!


Cittadino 1: Ma chi vuoi diri? Chi u to cazzu è megghiu di chiddu addisignatu?


Cttadino 2: No scemo: Voglio dire che il mio cazzo è vero ed è coperto dalle mutande, quelli là sono dipinti e alla vista di tutti.


Cittadino 3: Che schifo!!! Chi briuogna!!! Unn’è u sinnacu? Bisogna fare qualcosa.


Presidente del Consiglio: Ma unni semu arrivati? Qua si espongono cazzi all’aperto e nessuno parla!!! Bisogna  prendere posizione. Bisogna rimuovere il quadro!!!


Cittadino 4: Che indecenza!!! Che devono dire i bambini,  le bambine, le monache, le brave signore che passano e vedono queste porcherie?


Sindaco: Assessore Cusumano, si dia da fare per porre fine a questa vergogna. I cittadini si lamentano. O cazzu, va!!!


Assessore: Professor Manzella, a nome della cittadinanza la invito a rimuovere il quadro.


Pino Manzella: Rimuovere? Non ci penso nemmeno.


Assessore: Per favore, professore, mi vuoli cunsumari?


Pino Manzella: “Io no. E’ lei che si vuole cunsumari”.


Assessore: Lo sa che facciamo? Ci mettiamo un velo, una tenda. 
 Così copriamo la vergogna. Chi passa non vede le minchie, chi le vuol vedere solleva il velo e poi ricopre tutto.


Pino Manzella: “E va bene, sto facendo la fine di Michelangelo”


Assessore: “E perché”?


Pino Manzella: Perché il papa, quando venne scoperto il “Giudizio universale” rimase scandalizzato da tutte quelle nudità e ordinò di ricoprire statue e dipinti  con le “braghette”.


Assessore: Mettiamo dunque questa tendina.


Cittadino 1: Ma che fanno? Tutti vanno a sollevare u velu…Talè talè.. A genti pari chi cazzi unn’avissi vistu mai!!!! Un c’è cchiù munnu!!!!